Palazzo San Giorgio a Genova
San Giorgio, o Palazzo delle Compere di San Giorgio, è un edificio storico tra i più importanti e conosciuti di Genova, una Genova da scoprire che regala sempre qualcosa di cui andare fieri a noi genovesi.
Palazzo San Giorgio, costruito intorno al 1260 per volere di Guglielmo Boccanegra, ebbe varie vicissitudini storiche, da sede del Comune a carcere, in cui fu rinchiuso Marco Polo, prigioniero dei genovesi dopo la battaglia persa dai veneziani a Curzola. Qui Marco Polo dettò le sue memorie di viaggio al compagno di cella Rustichello da Pisa, che diventarono poi il famoso “Milione”.
L’edificio, compreso nel quartiere del Molo, si compone di due parti ben distinte, di cui una più antica, tipico esempio di architettura medioevale, con il prospetto rivolto verso il porticato di Sottoripa, e una rinascimentale, rivolta verso il mare, dove si trova l’ingresso principale.
Inizialmente palazzo San Giorgio fu chiamato Palazzo del mare, perché direttamente affacciato sulle banchine portuali, con il mare che ne lambiva le fondamenta. L’edificio fu costruito su disegno di frate Oliverio, architetto e monaco cistercense, intorno alla metà del XIII secolo come sede del Comune, divenne poi sede delle dogane e nel XV secolo passò al Banco di San Giorgio, da cui prese il nome. Ampliato nel Cinquecento, fu completamente restaurato nella seconda metà dell ‘Ottocento ad opera di Alfredo D’Andrade dopo un periodo di degrado.
Nel 1340 il Palazzo del mare divenne sede della dogana e gli uffici delle cosiddette “Compere”, enti incaricati della gestione dei prestiti in denaro fatti dai cittadini al Comune.
Nel 1407 tutte le “Compere” furono riunite sotto un’unica gestione, nacque così la Casa delle Compere e dei Banchi di San Giorgio, di fatto la prima istituzione bancaria nata nell’Italia dei Comuni, che amministrava il debito pubblico e gestiva gli introiti delle tasse, ruolo che avrebbe svolto fino al 1797, anno della caduta della Repubblica.
Il palazzo di San Giorgio dopo aver ospitato per quasi 400 anni la prima Banca D’Italia, altra cosa inventata dai genovesi della vecchia Superba, dal 1903 ospita gli uffici dell’Autorità Portuale Genovese.