La miniera di Gambatesa
La miniera di Gambatesa, un luogo particolare sito nel Comune di Né, a 30 minuti circa dal casello di Lavagna. Riaperta al pubblico da un paio d’anni, è stata la più grande miniera di manganese d’Europa sino al 2011 quando la Sil.ma. s.r.l. ha presentato la rinuncia alla concessione mineraria dell’attività estrattiva perché non più remunerativa come un tempo. L’attività museale invece, iniziata alla fine degli anni ’90, ha fatto diventare la miniera di Gambatesa una delle più importanti attrazioni turistiche della Liguria orientale, con quasi 20.000 presenze annue.
STORIA:
La storia della miniera di Gambatesa inizia nel 1876 quando venne concesso il primo permesso di ricerca all’ingegnere francese Augusto Fages che esplorò le terre del levante ligure ed in particolar modo i diaspri della val Graveglia alla ricerca del manganese, essenziale per l’industria siderurgica che lo impiegava per la produzioni di acciai di qualità.
Il primo atto ufficiale risale al 29 agosto 1878 quando il Ministero dell’Agricoltura e dell’Industria e Commercio dichiara la scoperta della miniera di manganese nella Val Graveglia che viene denominata “Gambatesa” e viene data in concessione al suo scopritore Augusto Fages. Nell’arco di pochi anni Gambatesa diventa una miniera già molto sviluppata con una attività che conta 15 minatori e 25 donne che lavorano per separare il materiale sterile da quello buono; il minerale di manganese, la Braunite, in questo giacimento raggiunge tenori del 45-50%, tra i più alti al mondo.
Nel 2014 è stata varata la legge regionale che ha definito i requisiti per la riapertura e dopo due anni di lavori il sito ha riaperto alle visite in questi giorni.
Oggi la miniera di Gambatesa è visitabile anche attraverso l’antico trenino dei minatori in un giro suggestivo che può coinvolgere grandi e piccini.
Per ulteriori informazioni:
Tel.: 347-8163286 oppure 388-3084752