La mostra fotografica Pensiline. Non sono al capolinea è aperta al pubblico a Palazzo Ducale dall’11 al 21 Novembre.
Cos’è esattamente Pensiline?
Una serie di piccole performance, brevi momenti di condivisione alle fermate degli autobus e, spesso, sugli stessi mezzi di trasporto. Scegliamo pagine di libro che regaliamo ai viaggiatori, spesso in silenzio, per non disturbarli, affinché – una volta prese e portate via – quelle stesse pagine vengano consumate nell’attesa o lette durante il viaggio e, magari, facciano nascere nel viaggiatore la voglia di avere di più e avventurarsi quindi alla ricerca del libro che ospita quelle parole “capitate per caso“.
Distribuendo piccole pillole letterarie sotto forma di biglietti, Pensiline entra così negli spazi vuoti, si insinua nei tempi dell’attesa di quanti, nella nostra città, utilizzano il servizio pubblico per spostarsi da un luogo a un altro, spesso indifferenti a chi pur condividendo la stessa attesa gli sta accanto, un’attesa che per molti è solo un tempo morto o comunque perso.
Pensiline in fondo è questo: due persone vestite di rosso alla fermata del bus o del metrò, o altro luogo; una folla che va di fretta e che, quasi suo malgrado, per un attimo, davanti a loro, si ferma. Sguardi che si incontrano. Parole che passano di mano. Mani che leggono. Teste che si rialzano dal foglio e finalmente ‘vedono‘ gli altri, per poi cercare, incuriosite, quelle persone vestite di rosso e, subito dopo, soffermarsi con occhi nuovi sulle altre parole, quelle scritte sui foglietti gli altri viaggiatori tengono fra le mani. Il tutto raccolto nelle immagini che, non vista, Sara Spallarossa cattura nei suoi scatti.
Il progetto nasce da una idea di Marina Giardina, danzatrice e performer, e coinvolge Andrea Gado, attore e performer, e Sara Spallarossa, fotografa.
Grazie al patrocinio ottenuto dal Comune di Genova, in collaborazione con AMT e Fondazione per la Cultura Palazzo Ducale, l’azione performativa ha preso il via con cadenza mensile a settembre 2018 e si è concluso nel mese di settembre ultimo scorso. La mostra fotografica racconta, con il supporto visivo di una selezione del materiale documentato nell’arco dell’anno, le reazioni e le relazioni venutesi a creare in alcuni punti strategici del contesto urbano, partendo dalle fermate degli autobus per poi svilupparsi nelle zone limitrofe oltre che a bordo di tutti servizi di trasporto (metropolitana, ascensori, funicolari, Navebus…).
Tutte le immagini sono state realizzate nel pieno rispetto della privacy di ciascun individuo, se non con esplicito consenso, trovando escamotage per cancellare l’identità (come per esempio togliendo i lineamenti dei volti quando visibili) senza però perdere l’incisività dell’azione/reazione. Ogni immagine inoltre è accompagnata da una frase estratta dalle tante regalate nel corso dell’esperienza.
Durante la realizzazione del progetto parte della documentazione è confluita sulla nostra pagina Facebook (“Pensiline – non sono al capolinea“) e sul nostro account Instagram (@pensiline).
Pensiline è stato realizzato in totale gratuità, per il piacere di entrare in contatto, in questi “punti di incontro” lungo percorsi diversi, con quanti passassero da lì e che, per brevità, potremmo chiamare “il pubblico”. In pieno stile Pensiline, attraverso la mostra fotografica, ora desideriamo condividere con chi ha reso possibile questo nostro percorso artistico, ossia i volti che ci hanno accolto e non.