Raviolhouse, i nostri percorsi golosi oggi ci portano all’ombra di Porta Soprana, alla casa del raviolo, incuriositi dal fatto che qui i piatti di ravioli gli scegli come i maglioni, a taglie dalla M alla XL, dipende da quanto sei goloso o quanta fame ti è venuta.
L’insegna Raviolhouse attira e decidiamo di entrare a sbirciare, il sorriso di Nicolò ci accoglie mettendoci a nostro agio, l’ambiente è giovane in un contesto storico, il locale come tutti quelli della zona, è stato adattato sapientemente e le pietre a vista, il movimento delle scale, l’arredamento vintage e moderno nello stesso tempo, fanno molta scenografia. Dopo qualche domanda, lo sapete che siamo curiosi, scopriamo che Nicolò è il titolare insieme a Lorenzo e Filippo altri due giovani entusiasti di aver scommesso su Genova, si perché la cosa più curiosa è che questi ragazzi sono tutti piemontesi del Val Borbera a parte Nicolò, a cui va dato il merito di aver portato dei giovani “foresti” ad investire nella “vecchia Superba”, dopo aver aperto prima a Torino, scopriamo poi per caso, che stanno compiendo un anno di attività nella location genovese e questo ci fa capire che potremmo parlare di Raviolhouse ancora per molto tempo.
Ma torniamo alla taglia dei ravioli, diciamolo subito, Raviolhouse non è una locanda genovese, qui si mangiano i ravioli e li si possono assaggiare in tutte le salse, nel vero senso della parola.
In cucina lo Chef ha un nome di battaglia che ci incuriosisce immediatamente, “Lo Zanna” è ovvio che vogliamo conoscerlo. Anche lui proviene dalla Val Borbera, (basso Piemonte), per cui una cucina diversa da quella ligure ma spesso simile visti i confini regionali che sovente si mescolano al territorio.
Bisogna constatare subito l’abilità con cui lo Chef ha declinato la preparazione dei ravioli in diversi gusti, alla domanda sul classico cavallo di battaglia della sua cucina, ci risponde “Ravioli Divini” sono nel menù, conditi con Barbera DOC, gli assaggiamo senza nemmeno pensarci un’attimo e bisogna dire che sono effettivamente “Divini”, ci piace sperimentare, per cui assaggiamo una birra artigianale che in abbinamento con i ravioli al vino potrebbe sembrare una follia invece ci sorprende.
Purtroppo o per fortuna, l’orario a cui siamo arrivati noi è quello di punta per cui lo Chef è impegnato, chiediamo a Nicolò se sui dolci c’è qualcosa che ci consiglia, il suggerimento va su “zabaione e biscotti al burro”, che dirvi, potrebbero darvi dipendenza, “lo Zanna” è bravo e ci ripromettiamo di tornare a trovarlo per inserirlo tra gli Chef che daranno consigli ai golosi di Genova Golosa.
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