Tokyo la Capitale del Giappone raccontata da Nana
Dopo tante sofferenze sono partite le Olimpiadi di Tokyo la capitale del mio paese che inevitabilmente è in grande trepidazione per questo evento!
Questa è la seconda edizione delle Olimpiadi che si svolgono a Tokyo. La prima si svolse nel 1964 e fu un evento epocale che cambiò l’aspetto della città, che ancora si stava riprendendo dai terribili bombardamenti che subì nella Seconda guerra mondiale.
A proposito di guerra, forse non sapete che in realtà a Tokyo era già stata assegnata un’altra edizione, quella del 1940, che fu però annullata proprio per il conflitto.
Anche questa edizione ha rischiato di essere annullata ma alla fine si è scelto di spostare l’evento di un anno.
Sempre a proposito di Olimpiadi e Tokyo, c’è un’altra curiosità che vi racconto: uno dei più famosi manga (i fumetti giapponesi), da cui è poi stato tratto nel 1988 un film di animazione di grande successo, “Akira” di Ōtomo Katsuhiro, è ambientato in un distopico 2019 in una nuova Tokyo che anche nella finzione avrebbe ospitato le Olimpiadi del 2020. Il film si concluderà, in maniera davvero spettacolare, proprio nello stadio olimpico della città.
Speriamo però che nella realtà vada meglio e non ci siano troppi guai per la capitale!
Tokyo non è solo Olimpiadi e non è solo una città!
È la più grande megalopoli del Giappone, con quasi 40.000.000 di abitanti nell’intera area cittadina.
Sino al XVII secolo era un piccolo villaggio di pescatori di nome Edo, che venne scelto come base dagli Shogun. Con la restaurazione Meiji anche l’imperatore si spostò da Kyoto a Tokyo, dando vita alla rapidissima crescita della città, che non si è mai fermata neanche per i terremoti o la guerra.
Per me andare a Tokyo è un vero viaggio in un altro paese, per tante piccole differenze e abitudini!
La prima cosa che mi fa capire di essere a Tokyo sono le musichette di attesa diffuse nelle stazioni, completamente diverse da quelle che sento nelle stazioni della mia città. Sempre in stazione, gli abitanti di Tokyo fanno la fila a sinistra nelle scale mobili, mentre nel Kansai (la regione di Kyoto, Osaka e Kobe, da cui provengo) è sulla destra.
Anche in cucina le cose sono diverse: per esempio il piatto tipico di Tokyo è il monjayaki, che come gusto è abbastanza simile all’okonomiyaki di Osaka, con cavolo, uova e farina come ingredienti principali ma dall’aspetto totalmente diverso! Mentre quello di Osaka sembra una frittata, quello di Tokyo sembra una pappetta!
La cosa più difficile per me quando sono a Tokyo è il brodo dell’udon (gli spaghetti in brodo tipici della cucina nipponica) che è molto più scuro e con un gusto lontano da quello del mio Kansai!
Anche noi giapponesi siamo un po’ campanilistici come gli italiani!
La città ha pochi monumenti antichi, ed anche i templi di Sensō-ji (nella foto sopra) e quello di Kanda, i due più famosi, sono di costruzione abbastanza recente.
Il tempio di Kanda è vicino al quartiere di Akihabara, famoso perché attrae appassionati di fumetti, videogiochi e computer da tutto il mondo per i suoi enormi dedicati a queste cose.
In giro per il quartiere si possono incontrare numerosi cosplayer, ovvero gli appassionati di ogni sesso e età, che amano vestirsi come i personaggi dei film e dei fumetti. Sfortunatamente però i cosplayer sono abbastanza diminuiti nel quartiere dopo un attentato di un folle, e delle conseguenti aumentate misure di sicurezza.
Ad Akihabara si possono trovare anche negozi piuttosto particolari. Uno in particolare mi ha impressionato quando ci sono capitata per caso qualche anno fa, ma di questo ve ne parlerò in futuro.
Ho un po’ divagato nel parlare di Tokyo ma ci sono davvero tante cose da dire!
A presto.
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