Triora fra pane, storia e streghe
Triora, vi portiamo in un luogo magico, dove la storia e la leggenda spesso si sono confuse, e c’è chi dice che certi racconti, si perdano nella notte dei tempi… Triora è un paesino medioevale della Liguria, famoso per il suo favoloso pane, ma anche per le storie sulle streghe, dove pare, secondo innumerevoli racconti, che spesso la legna, non bruciasse solo per cuocere il pane, ma anche per punire la stregoneria diffusa in tutta la zona (Triora, il processo alle streghe che terrorizzò la Liguria).
Arrivati ad Imperia proseguite per Arma di Taggia, uscite all’omonimo casello autostradale e seguite le indicazioni per Triora. Risalendo per la Valle Argentina, su di una strada tortuosa in pieno stile montanaro, dopo circa 40 km, lo scorgerete, arroccato come una vecchia abbazia medioevale, il paese di Triora sarà li ad aspettarvi, appeso a 780 metri di altezza sul livello del mare. Il clima frizzante, soprattutto d’inverno, vi farà sentire quasi in montagna, in quei particolari giorni dove la tramontana soffia con prepotenza.
I vicoli o “caruggi” con le case in pietra, trasudano di storia e mistero. Nei racconti storici, si narra di processi a presunte streghe, e grazie a cronache dettagliate, vi potrete immaginare come la legna ardesse dal il 1587 al 1589 non solo per cuocere il famoso pane, quando l’inquisizione, che in quel periodo spadroneggiava quasi in tutta Europa, metteva a processo donne sospettate di stregoneria a cui si imputavano orrendi crimini.
Oggi Triora è uno dei borghi più belli d’Italia e chiunque può accorgersene girando per i vicoli di questo paesino medioevale, arroccato sopra a un cucuzzolo alle spalle del mare nell’entroterra ligure.
Ma se arrivando a Triora vi venisse voglia di andare a cercare una “Bagiua”, una strega nel dialetto locale, allora vi consigliamo di attendere verso sera, magari in una giornata tra i mesi di ottobre e novembre, quando il cielo nuvoloso crea un atmosfera tetra ma nel contempo malinconica, e quando attraverso i vicoli, passa un vento leggero ma significativo. Potrebbe accadere che sentiate voci, forse qualche suono, avvertirete una presenza, oppure vi sembrerà di scorgere qualche ombra. C’è chi giura di averla vista, anche solo per un attimo …
Finito questo giro, se non vi siete ancora suggestionati a dovere, seguite le indicazioni e dirigetevi verso la Cabotina, il luogo in cui secondo la storia, abitavano le streghe e venivano praticati strani sortilegi grazie alla magia. Oggi la Cabotina è un rudere abbandonato che però attira un sacco di curiosi ogni anno.
La paura fa 90 si sà, ma dopo aver passato il peggio, ed esservi ripresi dalla caccia alle streghe, vi verrà sicuramente fame, per cui non perdetevi uno spuntino assaggiando il pane di Triora, magari con qualche formaggio locale o accompagnato da invitanti prosciutti e salami …
Famoso per la sua particolare bontà, il pane di Triora viene impastato con farina, lievito, acqua, sale, farina di grano saraceno e crusca. Viene lasciato lievitare e riposare per un giorno e una notte e cotto nel forno a legna. Il risultato sono delle fantastiche e profumatissime pagnotte tra gli 800 e 900 gr dalla particolare forma e dal gusto speciale …
Squisito se provato con il brussu in dialetto ligure, o brus, una specie di formaggio spalmabile realizzato facendo fermentare del formaggio fresco con grappa o brandy, molto usato anche in Piemonte.
Torte salate, di verdura, ravioli alle bietole, e tante altre specialità liguri potrete trovare nella zona di Triora, in cui la tradizione culinaria della regione resiste da secoli.
Per chiudere la nostra cartolina da Triora, vi consigliamo di visitare il Museo Etnografico e della Stregoneria. Avrete un interessante panoramica dettagliata, di come si viveva all’epoca e di cosa succedeva, curiosità e leggende, sarà un viaggio interessante …